La rivoluzione BIM (Building Information Modeling) ha visto degli importanti sviluppi nell’anno che sta per concludersi in particolare grazie alla firma del decreto BIM da parte del Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio.
La progettazione BIM sta progressivamente e sistematicamente prendendo piede anche in Italia con notevoli sviluppi per quanto riguarda normativa tecnica e legislazione, più volte ripresa, modificata e aggiornata negli ultimi 4 anni.
Molti dei più lungimiranti paesi della Comunità Europea hanno già da tempo sviluppato e introdotto policy sulla digitalizzazione del settore progettuale edile.
In primis Regno Unito, Finlandia, Germania, Danimarca e Norvegia. Sei nazioni in cui il BIM si presenta come uno standard consolidato, concreto e una metodologia di successo; basti pensare al risparmio dei costi avuto in Gran Bretagna grazie all'adozione del BIM del 33%* (fonte http://www.edilportale.com)
Il panorama normativo sul BIM evolve e progredisce, grazie anche alle spinte fornite negli ultimi due anni dal Governo per l’adozione del BIM nel settore delle opere pubbliche. Un processo di riforma sistemico che interessa tutta la filiera del settore, dai progettisti alle imprese, dalle stazioni appaltanti agli enti di formazione e le università.
Nel 2014 la direttiva europea 2014/24/EU (European Union Public Procurement Directive) con cui l’Unione Europea richiedeva a tutti gli stati membri l’adozione della metodologia BIM negli appalti pubblici a partire dal 2016.
La normativa UNI 11337: la normativa di riferimento per i professionisti BIM
Architetti, progettisti, ingegneri e costruttori, stanno assistendo ad un cambiamento epocale in Italia segnato dalla emanazione di specifiche norme di tipo tecnico sul BIM per come progettare e gestire le fasi di costruzione di un’opera.
Questo processo ha visto come tappe fondamentali l’introduzione del Nuovo Codice Appalti, l’emanazione della Norma UNI 1137, la prima vera norma tecnica italiana sul BIM, e la firma del decreto BIM da parte del Ministro per i Trasporti e le Infrastrutture di questo dicembre.
Sono state pubblicate dall’ UNI (ente italiano di unificazione) le parti fondanti la normativa nazionale sul BIM (parti 1, 4 e 5) inerente alla gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni.
La norma è composta di più parti (otto in tutto quelle previste):
La normativa UNI 11337-1 in particolare afferisce a:
• Modelli, elaborati e oggetti informativi per prodotti e processi
• Evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati ed oggetti
• Flussi informativi nei processi digitalizzati
Interessando:
• La struttura dei veicoli informativi
• La struttura informativa del processo
• La struttura informativa del prodotto
La norma UNI 11337 sul BIM segna il primo concreto passo verso quel processo di digitalizzazione per il compartimento edile e delle costruzioni in Italia che porterà ad un netto miglioramento della qualità progettuale di gestione, progettazione e costruzione dell’opera. La norma è applicabile a qualsiasi tipo di prodotto (edificio, infrastruttura, intervento territoriale) e processo (ideazione, produzione, per la conservazione, la riqualificazione dell’esistente, progettazione ex novo)
La UNI 11337-4 si interessa degli aspetti qualitativi e quantitativi della gestione digitalizzata del processo, con lo scopo di definire gli obiettivi di ciascuna delle fasi di un processo introdotte nella UNI 11337-1
Con essa si introduce inoltre una “lettura italiana” dei famosi LOD acronimo di (Level of Development) ovvero in italiano, “Livello di sviluppo degli oggetti digitali-2 i modelli, gli oggetti e gli elaborati divengono così strumenti al raggiungimento degli obiettivi delle fasi
La Norma UNI 11337-4 definisce lo stato di lavorazione e di approvazione del contenuto informativo.
Relativamente allo stato di lavorazione vengono definiti 4 livelli:
• L0-in fase di elaborazione/aggiornamento
• L1-in fase di condivisione
• L2-in fase di pubblicazione
• L3-in fase di archiviazione
• L3. V- archiviato ma ancora valido
• L3. S- archiviato ma superato
Per lo sviluppo:
• A0-da approvare
• A1-approvato
• A2- approvato con commento
• A3- non approvato
La UNI 11337-5 e la gestione dei flussi informativi nei processi digitalizzati
La normativa è dedicata alla definizione dei ruoli e dei requisiti del processo di digitalizzazione introducendo in Italia una nuova terminologia che mira al parallelismo terminologico con le PAS inglesi:
Si introducono il coordinatore delle informazioni, il gestore delle informazioni e il modellatore delle informazioni, il cui corrispettivo internazionale sono rispettivamente il BIM Coordinator, il BIM Manager e il BIM Specialist.
E ancora, viene definito ed introdotto il capitolato informativo (CI), l’offerta per la gestione informativa (oGI), il piano per la gestione informativa (pGI), l’analisi delle incoerenze e delle interferenze geometriche, l’ambiente di condivisione dati e l’archivio e condivisione di documenti.
La UNI11337-6 definisce il capitolato informativo, documento già introdotto nella norma Uni11337-5, ovvero il documento contrattuale tra committente e l’affidatario.
La struttura del capitolato informativo è organizzata in 4 parti:
• Premesse
• Riferimenti normativi
• Sezione tecnica
• Sezione gestionale
Mandati governativi, obblighi normativi costituiscono ad oggi, i principali protagonisti del dibattito sul Building Information Modeling nel nostro paese.
Il Nuovo Codice degli appalti, che recependo la Direttiva 2014/24/CE (European Union Public Procurement Directive) ed uscito a luglio 2016, sui lavori pubblici in edilizia ha introdotto l’obbligatorietà di specifiche metodologie e strumenti per la progettazione e la modellazione edilizia e per le infrastrutture, fissando le modalità e i tempi di introduzione del BIM per le amministrazioni e le imprese.
BIM obbligatorio dal 2019 per gli Appalti Pubblici.
Il principale provvedimento è però stato emanato recentemente, ovvero il primo dicembre 2017 con ila firma da parte del Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Graziano Delrio, del Decreto BIM; questo definisce le modalità e le tempistiche di introduzione del BIM come metodologia obbligatoria in Italia a partire dal 2019.
Anche l’Italia, dunque, con l’introduzione di questa normativa si sta impegnando nell’introduzione del BIM nel settore edile e a muoversi con interesse verso la direzione già intrapresa da molti altri paesi.
Per te una breve introduzione al mondo BIM!